Presidenza del Consiglio dei Ministri

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Domande frequenti

Ultimo aggiornamento
13-02-2019

Chi è il Responsabile della Transizione al Digitale e quali sono le sue principali funzioni?

Il Responsabile della Transizione al Digitale (RTD) è la figura dirigenziale all'interno della PA che ha tra le sue principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale dell'amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di nuovi modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.

All'ufficio del RTD sono attribuiti i compiti di:

  • coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia;
  • indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi, sia interni sia esterni, forniti dai sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell'amministrazione;
  • indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture anche in relazione al sistema pubblico di connettività;
  • accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici e promozione dell'accessibilità;
  • analisi periodica della coerenza tra l'organizzazione dell'amministrazione e l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al fine di migliorare la soddisfazione dell'utenza e la qualità dei servizi nonché di ridurre i tempi e i costi dell'azione amministrativa;
  • cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell'amministrazione;
  • indirizzo, coordinamento e monitoraggio della pianificazione prevista per lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia;
  • progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese mediante gli strumenti della cooperazione applicativa tra pubbliche amministrazioni, inclusa la predisposizione e l'attuazione di accordi di servizio tra amministrazioni per la realizzazione e compartecipazione dei sistemi informativi cooperativi;
  • promozione delle iniziative attinenti l'attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie;
  • pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all'interno dell'amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché del processo di integrazione e interoperabilità tra i sistemi e servizi dell'amministrazione;
  • pianificazione e coordinamento degli acquisti di soluzioni e sistemi informatici, telematici e di telecomunicazione, al fine di garantirne la compatibilità con gli obiettivi di attuazione dell'agenda digitale e, in particolare, con quelli stabiliti nel piano triennale.

La Circolare n. 3 richiama le amministrazioni a provvedere alla individuazione del RTD preposto all’ufficio per la transizione al digitale e alla relativa registrazione sull’Indice delle pubbliche amministrazioni (IPA - www.indicepa.gov.it).

Come si inseriscono i dati della nomina nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni?

Per ciascun Ente delle tipologie "Pubbliche Amministrazioni", a meno degli Istituti Scolastici, è presente nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) un unico ufficio denominato “Ufficio per la transizione al digitale” il cui responsabile coincide con il “ Responsabile per la Transizione al Digitale". Tale ufficio è inserito automaticamente in fase di accreditamento di ciascun Ente e non può essere eliminato.

Il Referente IPA dell’Ente è tenuto a inserire il nominativo del Responsabile per la Transizione al Digitale e gli ulteriori dati utilizzando la funzione GESTIONE UNITA’ ORGANIZZATIVE e selezionando l’ “Ufficio per la transizione al digitale”.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito IPA nella "Guida IPA Area Riservata".

Quali sono le previsioni della Circolare n. 3 del 1 ottobre 2018?

La Circolare n. 3, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, sollecita tutte le amministrazioni pubbliche a individuare un Responsabile per la transizione al digitale. In altre parole la Circolare invita le PA a definire, con atto organizzativo interno e nell’ambito della dotazione organica complessiva delle posizioni di funzione dirigenziale, l’ufficio dirigenziale, di livello generale ove previsto nel relativo ordinamento, cui attribuire i compiti per la transizione digitale declinati dal comma 1 dell’art. 17 CAD.

Per approfondire consulta la Circolare n.3 del 1 ottobre 2018.

Che poteri ha il RTD nei confronti degli altri dirigenti per quanto riguarda l’attuazione delle iniziative sul digitale?

Ha un ruolo gerarchicamente superiore a ogni altro dirigente nell’attuazione di tutte le iniziative dell’amministrazione legate al digitale, anche per quanto riguarda pareri e verifiche. Ha poteri di impulso e coordinamento nei confronti di tutti gli altri dirigenti nella realizzazione degli atti preparatori e di attuazione delle pianificazioni e programmazioni previste dal Piano Triennale. Questa figura deve essere trasversale a tutta l’organizzazione in modo da poter agire su tutti gli uffici e aree dell’ente.

Chi sono gli interlocutori esterni del RTD?

Il RTD rappresenta, anche in virtù della sua presenza sull’IPA, il punto di contatto dell’amministrazione verso l’esterno per le questioni legate alla digitalizzazione. Dunque non si relaziona solo con i dirigenti interni alla propria amministrazione ma anche con interlocutori quali:

  • il Governo, delle quali direttive deve promuovere l’attuazione;
  • le altre pubbliche amministrazioni, specialmente con riferimento all’interoperabilità;
  • l’Agenzia per l’Italia Digitale, specialmente per le attività di attuazione del Piano Triennale;
  • il Difensore civico per il digitale relativamente alle segnalazioni di cui sarà destinataria l’amministrazione;
  • i cittadini e imprese, per i quali rappresenta un punto di riferimento rispetto ai servizi online e ai diritti digitali.

Approfondimenti

Consulta l’Art. 17 del CAD e il Decreto legislativo n. 179/2016 " Modifiche e integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche".