Quali sono le competenze e i temi sui quali i Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) delle Università avvertono le più urgenti esigenze di formazione? Quante Università hanno avviato attività formative ad hoc?
Queste le domande al centro dell’indagine svolta dall'Agenzia per l'Italia Digitale in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), nell'ambito del protocollo d’intesa siglato nel settembre 2019.
L’obiettivo finale è quello di realizzare specifici percorsi di formazione per rafforzare le competenze del RTD e del suo staff, così come previsto dall'art. 17 del CAD.
All'indagine hanno partecipato 54 università; per 43 di esse (il 78,2%) la compilazione risulta essere stata effettuata dal RTD personalmente.
I temi sui quali si avverte maggiore necessità di formazione e approfondimento, valutati “molto rilevanti” (m.r.), sono:
- cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione, m.r. per il 62% dei partecipanti
- indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture (m.r. per il 60%)
- analisi periodica della coerenza tra l’organizzazione dell’amministrazione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (m.r. per il 53%)
- pianificazione e coordinamento degli acquisti di soluzioni e sistemi informatici, telematici e di telecomunicazione (m.r. per il 49%).
Un’indicazione che trova riscontro anche nella sezione del questionario relativa alle Competenze digitali, dove il 78% dei partecipanti ritiene “molto rilevante” intervenire sulle “Competenze digitali di base dei dipendenti pubblici” e il 60% sulle “Competenze specialistiche nell'ambito della PA”.
In generale, in tutta la sezione sulle competenze digitali, si ritiene più urgente intervenire sulle competenze della PA che su quelle delle aziende.
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