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Cos’è un soggetto aggregato?

I soggetti aggregati sono enti pubblici, per esempio le pubbliche amministrazioni locali, come i piccoli comuni, che si rivolgono ai soggetti aggregatori per abilitare i fornitori di servizi SPID, poiché non ritengono conveniente abilitare l’accesso ai propri servizi digitali con SPID autonomamente. 

È obbligatorio utilizzare SPID come strumento di identificazione per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione in contesti o situazioni operative nei quali il bacino di utenza è definito e circoscritto (interno)?

Tenuto conto anche del Regolamento eIDAS, le pubbliche amministrazioni possono consentire l’accesso ai servizi erogati in un sistema chiuso e diretti ad un gruppo specifico di persone, preventivamente identificate, con le credenziali appositamente rilasciate, nel caso in cui il servizio sia erogato esclusivamente ad un numero definito di partecipanti, e ove l’erogazione (o mancata erogazione) produce effetti immediati solo sulla singola persona che fa parte del gruppo definito.

Cosa succede quando scade il documento o la tessera sanitaria con cui ho richiesto SPID?

Se il tuo documento d’identità è scaduto, contatta il tuo gestore d’identità per conoscere la procedura idonea per aggiornare i tuoi dati.

Inoltre ti ricordiamo che, a seguito della legge n.159 del 27 novembre 2020, la validità dei documenti di riconoscimento e identità scaduti dal 31 gennaio 2020 è stata ulteriormente prorogata fino al 30 settembre 2021.

Per qualsiasi problematica puoi contattare direttamente i vari Identity Provider tramite i servizi di assistenza presenti sul sito alla pagina Ottieni assistenza dagli Identity Provider.

A chi mi devo rivolgere per ottenere SPID?

Per ottenere le tue credenziali SPID puoi rivolgerti a uno dei gestori di identità (detti identity provider) accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

Al momento i gestori d’identità sono 12: Aruba PEC SpA, Etna Hitech SCpA, InfoCamere SCpA, InfoCert SpA, Intesi Group SpA, Lepida ScpA, Namirial SpA, Poste Italiane SpA, Register SpA, Sielte SpA, TeamSystem SpA e TI Trust Technologies Srl.

 

Ogni gestore offre diverse modalità per richiedere e ottenere SPID: scegli quella più adatta alle tue esigenze.

Per tutte le informazioni su dove e come chiedere le tue credenziali SPID vai alla pagina Come attivare SPID.

SPID è gratuito?

L’utilizzo di SPID per accedere ai servizi online della PA e Privati per il cittadino è gratuito, ma puoi attivarlo scegliendo tra modalità gratuite o a pagamento, descritte alla pagina Come scegliere tra i gestori di identità digitale. Una volta ottenuto, il Gestore SPID ha facoltà di applicare canoni di rinnovo per il servizio.

Come vengono trattati i miei dati personali?

I tuoi dati personali comunicati ai gestori di identità non verranno utilizzati a scopo commerciale.

Gli Identity Provider non possono utilizzare i tuoi dati personali né cederli a terze parti senza la tua autorizzazione. Al momento della registrazione i dati necessari all’ottenimento dell’identità digitale SPID saranno esplicitamente distinti dalle informazioni - non obbligatorie - che il gestore di identità potrà eventualmente richiederti. La tua privacy è garantita e il rispetto delle regole di trattamento dei dati è vigilato da AgID e dal Garante per la protezione dei dati personali.

Quali sono le differenze tra i tre livelli di sicurezza?

Il primo livello - permette di accedere ai servizi online attraverso le credenziali SPID (nome utente e password).

 

Il secondo livello - necessario per servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore – permette l’accesso attraverso le credenziali SPID e la generazione di un codice temporaneo di accesso OTP (one time password) o l'uso di un'app fruibile attraverso un dispositivo, come ad esempio uno smartphone.

 

Il terzo livello - prevede, oltre alle credenziali SPID, l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

Gli stranieri appartenenti ai paesi dell’Unione europea e non, che siano residenti in Italia o meno possono accedere ai servizi telematici erogati dalla pubblica amministrazione italiana che richiedono identificazione informatica?

Una amministrazione pubblica deve prevedere l’utilizzo di SPID o CIE per l’identificazione e l’accesso ai servizi utilizzabili da cittadini non italiani residenti in Italia.

Le pubbliche amministrazioni devono garantire l’identificazione e l’accesso ai servizi da parte di cittadini non italiani, non residenti in Italia e che dispongono di una identità eIDAS.

Le pubbliche amministrazioni possono continuare a identificare e garantire l’accesso ai servizi da parte di cittadini non italiani - che non possono disporre di SPID, CIE o identità eIDAS - con sistemi di identificazione e accesso diversi.