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Linee guida accessibilità - Privati

Il DL  76/2020 ha esteso alcuni obblighi, previsti già dalla Legge 4/2004 per le pubbliche amministrazioni, ai soggetti che offrono servizi al pubblico, attraverso siti web o applicazioni mobili, con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro. 

Privati - I soggetti privati che rientrano negli obblighi normativi devono compilare la dichiarazione di accessibilità e indicare le modalità di segnalazione per i cittadini?

I soggetti erogatori privati devono pubblicare la dichiarazione di accessibilità (art. 3-quater, comma 1 della Legge 4/2004) per ciascun sito web e app che eroghi servizi digitali al pubblico. Devono, inoltre, aggiornare le dichiarazioni periodicamente, prevedendo al loro interno le modalità ed i riferimenti per consentire le segnalazioni di inaccessibilità da parte dell’utenza. 

PA e Privati - È possibile eseguire una verifica completa dei requisiti di accessibilità utilizzando solo gli strumenti automatici o semiautomatici?

No, gli strumenti automatici e semiautomatici di supporto alla modifica o adattamento dei contenuti, potrebbero essere in grado di identificare e potenzialmente correggere solo un numero limitato dei criteri di successo delle WCAG. Ciò è ribadito anche dalle WCAG 2.1, le stesse indicano che i criteri di successo sono riscontrabili tramite una combinazione di test automatici e verifiche manuali; essendo i potenziali errori identificabili con tale combinazione, non è possibile garantire esclusivamente in modalità automatica o semiautomatica una conformità delle pagine web. Una parte, talvolta rilevante, dei problemi di accessibilità, è riscontrabile solo manualmente (esempio: ordine del focus) e pertanto l'attività di correzione dovrebbe prevedere un intervento da parte di un operatore; molto dipende anche dalle modalità con cui sono realizzati i prodotti digitali oggetto di valutazione.