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Al via Smart Ivrea project

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Il progetto, di cui AgID è capofila, è stato ammesso a finanziamento a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-20, asse II supporto alle tecnologie emergenti 5g

AGID in qualità di soggetto capofila del raggruppamento guiderà la progettazione e l’implementazione della prima istanza di piattaforma nazionale per la gestione delle comunità intelligenti, come richiesto dal DL 179/2012 art. 20 ed in coerenza con Linee d’Azione 77-78 definite nel Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021, di cui allo specifico DPCM. Il progetto avrà inizio nel primo trimestre 2020 e avrà la durata di 24 mesi.

 

Il partenariato guidato da AGID potrà contare sulle competenze del centro di eccellenza sulla ricerca in ambito Intelligenza Artificiale e Internet of Things del Politecnico di Torino, sul raggruppamento TIM - Olivetti - Trust Technologies, in grado di conferire al progetto competenze tecniche in ambito ICT interdisciplinari all’avanguardia nel panorama nazionale e vedrà il Comune di Ivrea unitamente a Confindustria Canavese apportare le competenze complementari del tessuto socio-economico-industriale necessarie per la messa a terra degli obiettivi dell’attività progettuale.

 

Per la sperimentazione di tale piattaforma, cui verranno conferite caratteristiche di replicabilità e scalabilità su tutto il territorio nazionale, è stata scelta la città di Ivrea, nominata a luglio 2018 dall’UNESCO «Città Industriale del XX secolo» e Patrimonio Mondiale, diventando così il 54esimo sito Unesco italiano. La motivazione di tale nomina deriva dalla storia industriale che caratterizza la città.

La finalità dell’attività progettuale è quella di replicare l’efficacia della filosofia promossa da Olivetti nei confronti dei propri dipendenti, estendendo il concetto di appartenenza e di progresso socio-culturale a tutti i cittadini, individuando di fatto un landscape community.

 

L’utilizzo delle tecnologie abilitanti per la gestione della piattaforma, totalmente disruptive, è basato sui seguenti principali obiettivi:

 

  • attuare una transizione da una governance gerarchica e centralizzata ad una governance partecipata mediante l’utilizzo di strumenti di eVoting e crowdfunding;

 

  • sostituire il modello a filiere verticali (ambiti applicativi come smart energy, smart mobility, etc.) in favore di una più efficiente architettura scalabile e interoperabile basata su microservizi;

 

  • supportare le attività progettuali autonome e spontanee attraverso la definizione e l’erogazione di un modello Platform-as-a-Service (PaaS) e SmartCities-as-a-Service (SCaaS);

 

  • integrare, ridisegnare e ottimizzare l’erogazione dei servizi pubblici esistenti, facendo uso delle tecnologie abilitanti quali Blockchain ed IA;

 

  • usare i principi dell’economia comportamentale per progettare un sistema premiale che induca il cittadino ad assumere comportamenti virtuosi, monitorandone i progressi mediante tecniche di sentiment analysis e web-reputation;

 

  • realizzare il primo ecosistema nazionale in cui l’amministrazione possa lanciare la nascita di una moneta virtuale (che nel progetto chiameremo Ivrea-Coin perché relativa al territorio pilota scelto), attraverso cui il cittadino possa acquistare i servizi erogati dall’amministrazione, le PMI possano stimolare la rinascita di una economia circolare derivante dall’utilizzo di tale moneta e dove l’amministrazione locale possa reinvestire il plusvalore generato da questa moneta nell’ottimizzazione e nell’efficientamento dei servizi offerti al cittadino e per alimentare un meccanismo premiale che induca una maggiore partecipazione ed un comportamento virtuoso mediante un processo di crescita incrementale.

 

La piattaforma rappresenterà la più avanzata tra le best practice a livello nazionale e una vetrina di alta innovazione che costituirà un esempio da replicare anche a livello internazionale.

L’eccellenza della soluzione proposta non risiede solamente nell’utilizzo delle tecnologie più innovative ma anche nell’adozione del primo modello sociale di governance partecipata che sovverte il tradizionale modello di democrazia gerarchica finora sperimentato.

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