E-procurement
La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici (Public E-Procurement) rappresenta una leva fondamentale per la crescita dell’economia del Paese e per la modernizzazione dei processi della PA. Contribuisce a snellire e ad accelerare le procedure di acquisto delle amministrazioni, ad allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato e a rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente, rendendo semplici e puntuali i necessari controlli
Indice
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Strategie
Strategie
La digitalizzazione dei processi di approvvigionamento di beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni è una delle leve prioritarie dell’attualizzazione del mercato unico dei servizi digitali e rappresenta uno dei principali driver delle politiche della Commissione Europea
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Il Public Procurement
Nel public procurement si distinguono due ambiti con relativi processi: pre-aggiudicazione e post-aggiudicazione. L’obiettivo dell’estensione della digitalizzazione a tutto il processo di acquisto (processo "end-to-end") consente di usufruire dei vantaggi derivanti dalla trasformazione digitale degli appalti.
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Regole tecniche e modalità di certificazione
AgID è impegnata, sia a livello nazionale che europeo, in una serie di attività di regolazione, disegno e sviluppo, per la messa a punto dell'infrastruttura digitale a supporto della trasformazione digitale degli acquisti pubblici. In particolare coordina le attività finalizzate all’adozione dell’e-procurement nel settore pubblico e definisce le regole tecniche e le modalità per la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale descritte nello Schema Operativo secondo il nuovo Codice dei contratti pubblici. Gli strumenti che utilizza sono la Certificazione componenti piattaforme e l’Aggiornamento certificazione e Dichiarazione di conformità.
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PEPPOL Authority
AgID ricopre il ruolo di PEPPOL Authority e svolge le funzioni di qualifica, gestione, monitoraggio e supporto informativo agli utilizzatori dell'infrastruttura PEPPOL, il framework standardizzato, costituito da insieme di elementi infrastrutturali e di specifiche tecniche, che semplifica il processo di scambio di documenti elettronici e facilita le procedure di e-procurement.
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Fatturazione Elettronica
La Fatturazione Elettronica rappresenta uno dei progetti strategici dell’agenda digitale italiana e prevede la dematerializzazione e la standardizzazione del processo di emissione, trasmissione, ricevimento, gestione di documenti fiscali (fatture note) verso la Pubblica Amministrazione. Il DM 55/2013 stabilisce le disposizioni in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, attraverso il Sistema di interscambio.
Il decreto legislativo 27 dicembre 2018, n. 148 ha recepito la Direttiva sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (2014/55/EU) e ha previsto l’istituzione presso AgID del Tavolo tecnico permanente per la fatturazione elettronica. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 18 aprile 2019 sono state definite le regole tecniche del processo di gestione da parte del Sistema di Interscambio delle fatture elettroniche conformi agli standard europei.
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Progetti Europei
Tra le principali misure di carattere tecnico–economico a supporto dello sviluppo dell’e-procurement si trova la partecipazione ai progetti finanziati dalla Commissione Europea. AGID ha coordinato una serie di progetti europei nell’ambito del programma CEF (Connecting Europe Facility) che è il fondo primario della UE che fornisce gli strumenti finanziari per la costituzione di consorzi transnazionali utili a sostenere progetti di interesse europeo quali l’e-procurement e la fatturazione elettronica:
Strumenti
AgID ha definito nello Schema operativo le modalità per la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento. Le modalità operative per l’invio delle istanze di certificazione per i componenti di piattaforma, per le nuove versioni di componenti già certificati, per la dichiarazione di conformità della piattaforma di approvvigionamento e per l’aggiornamento di altre informazioni associate all’istanza sono messe a disposizione nelle seguenti sezioni del sito istituzionale di AgID:
Altri strumenti e i procedimenti messi in campo da AgID per confrontarsi sul tema, trovare sinergie, ottimizzare le strategie di e-procurement e razionalizzare la spesa pubblica.
Documenti e normative
Documenti e normative
Domande frequenti
Domande frequenti
Conformemente a quanto richiesto dall’art. 25, comma 1 del Codice, le Regole tecniche richiedono il rispetto del modello di interoperabilità delle Pubbliche Amministrazioni (MoDI), e delle Linee guida sulla PDND, poiché l’interazione tra le Piattaforme e i servizi esposti da ANAC per interagire con la BDNCP avviene tramite la PDND. Le specifiche per l’utilizzo degli ambienti di collaudo e produzione della PDND sono oggetto del documento INT-PDND. Le regole tecniche, inoltre, specificano alcuni aspetti dell’interoperabilità o della portabilità tra Piattaforme, al di fuori del perimetro della PDND, ad esempio la possibilità di effettuare importazione ed esportazione del fascicolo di gara. L’ambito di riferimento dell’interoperabilità potrà essere ampliato in sede di aggiornamento ed evoluzione delle Regole tecniche, anche in considerazione del quadro di riferimento europeo.
È opportuno innanzi tutto sottolineare che le definizioni delle Regole tecniche hanno validità nell’ambito delle Regole stesse e sono quindi finalizzate al processo di certificazione dei prodotti e di dichiarazione di conformità delle Piattaforme. Non vi sono pertanto implicazioni rispetto all’organizzazione interna dei vari attori che sviluppano, gestiscono e utilizzano le Piattaforme o ad aspetti estranei alle Regole, quali la proprietà del codice. Nello specifico, il Titolare è il soggetto che richiede la certificazione di uno o più componenti di Piattaforma e si impegna a mantenere tali componenti conformi a quanto stabilisce il Codice, anche incaricando altri soggetti. Il Gestore è il soggetto che integra uno o più componenti certificati per realizzare una specifica istanza di Piattaforma. Il Gestore emette la dichiarazione di conformità ed è responsabile della gestione in esercizio della Piattaforma. Pertanto, il Gestore assicura che eventuali aggiornamenti della istanza di Piattaforma non violino i presupposti della dichiarazione di conformità. Se Titolare e Gestore sono il medesimo soggetto giuridico, le regole tecniche richiedono che sia garantita una separazione organizzativa interna che consenta di attribuire ai ruoli di Gestore e Titolare le relative responsabilità. Come buone pratiche, si può far riferimento ai controlli ISO/IEC 27002, nello specifico quelli organizzativi, in particolare alla separazione dei compiti, e a quelli tecnologici, in particolare la separazione degli ambienti di sviluppo, test e produzione. Salvo il caso di coincidenza tra Titolare e Gestore nel medesimo soggetto giuridico, solo il Gestore può aderire alla PDND, pertanto, come indicato nel documento INT-PDND, è necessario che un Titolare incarichi un Gestore (Gestore incaricato) per effettuare i test di Classe 3 sul componente software da certificare, previa adesione alla PDND.
L’articolo 25 comma 1 del Codice stabilisce che “le piattaforme di approvvigionamento digitale sono costituite dall’insieme dei servizi e dei sistemi informatici, interconnessi e interoperanti, utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti per svolgere una o più attività di cui all’articolo 21, comma 1” Quest’ultimo articolo, a sua volta, stabilisce che “il ciclo di vita digitale dei contratti pubblici, di norma, si articola in programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione”. Non sono dunque previsti confini rigidi legati alle fasi ma si parla di attività e ogni Piattaforma rientra nella definizione dell’articolo 25 ed è soggetta a certificazione anche se gestisce una sola attività del ciclo di vita digitale dei contratti pubblici (che dunque non corrisponde necessariamente ad una fase completa). La certificazione rispetta tale principio e la checklist consente di indicare quando i requisiti non sono applicabili, con un approccio simile alla Dichiarazione di applicabilità previsto dalla certificazione ISO/IEC 27001. Sono oggetto di certificazione i requisiti corrispondenti alle attività effettivamente supportate dalla Piattaforma, in coerenza con i requisiti del Codice. Il certificato, per ogni componente, elenca i requisiti supportati e attesta che la verifica ha avuto esito positivo.
Il Gestore è il soggetto che installa ed integra uno o più componenti certificati, secondo le indicazioni fornite dai relativi Titolari producendo così un’istanza di Piattaforma. Effettua i test in ambiente di collaudo della PDND richiamando gli e-service di test di ANAC e – ad esito positivo degli stessi – predispone, sottoscrive ed invia ad AGID una dichiarazione di conformità secondo le modalità che sono descritte nello schema operativo.