Si è conclusa la fase di presentazione delle offerte per il bando di appalto d’innovazione “Soluzioni e servizi digitali per lo sviluppo socio-economico delle comunità territoriali periferiche attraverso la creazione e la valorizzazione delle destinazioni del turismo culturale”, del valore complessivo di circa 10 milioni di euro.
Il bando ha registrato una partecipazione straordinaria, con ben 52 proposte di ricerca e sviluppo presentate da parte di oltre 160 operatori economici, a conferma dell’interesse crescente verso soluzioni innovative che puntano al rilancio e alla promozione sostenibile del patrimonio culturale italiano.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia del programma di appalti innovativi Smarter Italy, che mira a stimolare la domanda pubblica di innovazione come leva per rispondere alle sfide sociali, economiche e ambientali del Paese.
Il tema scelto – la valorizzazione del turismo culturale – è particolarmente rilevante e punta a rilanciare lo sviluppo economico delle aree periferiche o meno note del Paese, promuovendo un turismo di qualità, intelligente e rispettoso delle comunità locali.
Le proposte ricevute saranno ora oggetto di valutazione da parte della commissione, che selezionerà le soluzioni più promettenti da avviare alla fase successiva del processo di co-sviluppo. L’obiettivo è arrivare a sperimentare, in contesti reali, strumenti e tecnologie capaci di migliorare l’esperienza del visitatore, tutelare i beni culturali, potenziare la fruizione inclusiva e favorire lo sviluppo locale.
Il risultato raggiunto testimonia non solo l’efficacia dello strumento dell’appalto d’innovazione, ma anche la vivacità del tessuto imprenditoriale e della filiera tecnologica nazionale, pronta a mettersi in gioco su progetti a forte impatto sociale.
Un altro importante traguardo di questo percorso di ricerca e sviluppo di innovazione è il coinvolgimento di soggetti come startup, pmi, università, centri di ricerca ed enti del terzo settore. Ciò favorisce l’innovazione collaborativa (open innovation), in cui soluzioni nuove nascono dalla contaminazione tra esperienze e punti di vista differenti, rafforza l’ecosistema industriale generando un impatto economico più diffuso, aumenta la partecipazione, la rilevanza sociale e l’efficacia complessiva dell’appalto.
L’iniziativa è frutto di un percorso di co-progettazione durato circa 18 mesi che ha coinvolto tramite consultazioni pubbliche oltre 1.200 tra operatori di mercato, PA, università, centri di ricerca, enti del terzo settore e istituzioni museali, e raccolto la manifestazione d’interesse a partecipare al bando di circa 500 soggetti.
Un percorso caratterizzato dalla massima trasparenza – ne sono una prova le circa 31 ore di videoregistrazioni degli eventi svolti sul tema e reperibili sul canale Youtube di AgID dedicato agli appalti innovativi – che ha facilitato la collaborazione tra gli operatori economici, stimolandone al contempo la competitività.
L’appalto è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale in qualità di stazione appaltante, e promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale nell’ambito del programma Smarter Italy.