Strumento 7 - RTD diffuso e reti a presidio della transizione digitale
(Versione 1.0 del 01/08/2024)
Indice
Indice
Anagrafica
Anagrafica
Ente: Regione Puglia
Ufficio proponente: Regione Puglia - Ufficio transizione digitale
Destinatari: Tutte le pubbliche amministrazioni
Capitolo del PT 2024-2026: Capitolo 1- Organizzazione e gestione del cambiamento
Tematica: Il ruolo del Responsabile per la Transizione Digitale
Scenario
Scenario
L’obiettivo di realizzare un’amministrazione digitale e aperta, che eroghi “servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità” è l’approdo di qualsiasi processo di transizione digitale. Nel perseguire tale obiettivo, ciascuna amministrazione si organizza in modo da tener conto delle proprie peculiarità e degli aspetti più critici.
Il modello di governance dell’ICT di seguito rappresentato, scelto dalla Regione Puglia, fa perno sulla figura del RTD ed è improntato al rafforzamento della collaborazione, interna e inter istituzionale, nella convinzione che percorsi di condivisione, informazione e partecipazione siano fondamentali per la completezza e l’efficacia dei processi di transizione.
Presentazione
Presentazione
Il documento che viene presentato fornisce un primo riferimento sul tema della trasformazione digitale, in relazione agli aspetti organizzativi e di gestione del cambiamento, e riguarda la scelta strategica e organizzativa della Regione Puglia, atta a favorire i processi complessi della transizione digitale e a migliorare organizzazione e servizi.
La Regione Puglia, nel perseguire il proprio obiettivo di transizione digitale, ha avviato un complesso e approfondito percorso di riorganizzazione, partito con la nomina del nuovo Responsabile per la transizione digitale (RTD) con la D.G.R. n. 773/2021, e affidando a quest’ultimo il compito di guidare, tramite un coordinamento forte e univoco, questa articolata riorganizzazione.
Dalla sua istituzione e fino circa alla metà del 2021, infatti, l’ufficio del Responsabile per la Transizione Digitale di Regione Puglia era un ufficio “virtuale”, e il ruolo di RTD era inserito nel Dipartimento Sviluppo Economico, uno dei dipartimenti in cui è articolata l’amministrazione regionale.
Il modello regionale, infatti, conosciuto come MAIA 2.0 è un “modello ambidestro”: si compone di Dipartimenti – che seguono specifici ambiti – cui si affiancano le Agenzie strategiche, in modo che ciascuna agenzia segua uno specifico Dipartimento. Ad essi si aggiungono le due società in house InnovaPuglia S.p.A., per l’ICT regionale, e Puglia Sviluppo S.p.A., per la gestione di finanziamenti, incentivi e contributi.
A partire dalla seconda metà del 2021, Regione Puglia ha scelto di modificare tale strutturazione, dando una maggiore spinta all’attuazione dell’art. 17 del D. Lgs. n. 82/2005 Codice dell’Amministrazione Digitale - CAD e della circolare n. 3/2018 del Dipartimento della Funzione Pubblica, spostando l’RTD e il relativo Ufficio alle dirette dipendenze dell’organo politico.
Tale modifica dell’assetto organizzativo ha fornito un forte supporto alle attività di competenza del RTD, in particolare all’attuazione dei documenti e dei programmi strategici adottati dall’Amministrazione.
Con la D.G.R. 22 luglio 2021, contenente le linee di indirizzo per la Riorganizzazione digitale dell’amministrazione regionale, la Giunta regionale ha affidato al RTD regionale alcuni specifici macro-obiettivi:
- completare il percorso di digitalizzazione dell’apparato amministrativo regionale;
- razionalizzare i sistemi informativi regionali, evitando il duplicarsi di infrastrutture tecnologiche che svolgono le medesime funzionalità;
- garantire l’interoperabilità dei sistemi informativi regionali;
- potenziare il monitoraggio e la governance del percorso di organizzazione digitale della Regione Puglia;
- completare l’integrazione di tutti i sistemi informativi con le piattaforme abilitanti in uso alla Regione Puglia;
- assicurare l’accessibilità dei procedimenti amministrativi digitali erogati mediante sito e/o app regionali;
- promuovere e completare il conferimento automatico di dati in formato aperto nella piattaforma Open Data regionale e nelle ulteriori piattaforme comunitarie e nazionali previste;
- completare e diffondere l’utilizzo del Catalogo dei Servizi digitali di Regione;
- dotare la Regione Puglia di un Decision Support System (DSS) basato sull’accesso strutturato a tutti i sistemi informativi regionali;
- assicurare, in sinergia con i Dirigenti competenti ratione materiae in qualità di Designati al trattamento ex D.G.R. n 145/2019 e con il Responsabile della Protezione dei Dati personali regionale (RPD), che i sistemi informativi regionali siano conformi ai principi di data protection by default e by design”.
Tali obiettivi, alla base dell’intera strategia regionale sull’ICT e, quindi, delle strategie del RTD regionale, hanno trovato attuazione nel Piano triennale di Riorganizzazione Digitale, adottato per la prima volta per il triennio 2022-2024 con la D.R.G. 30 maggio 2022, n. 791.
Quadro di sintesi - elementi chiave
Quadro di sintesi - elementi chiave
Passaggio necessario e ineludibile per l’attuazione della strategia di transizione digitale è stata la costituzione di un Ufficio fisico del RTD, al posto di quello “virtuale” istituito nel gennaio 2018: tale modifica ha consentito di spostare e accentrare nell’UTD specifiche competenze verticali tecnico-giuridiche, tecnico-sistemistiche e di project management a supporto dell’Ufficio e dell’intera amministrazione.
Il nucleo del gruppo di lavoro è costituito dal Responsabile per la transizione digitale, e dai componenti dell’Ufficio RTD di Regione Puglia, con le competenze previste dall’art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale: giuristi informatici, informatici, amministrativi, esperti di processi, personale tecnico e amministrativo a supporto.
I componenti dell’Ufficio, inoltre, sono portatori di ulteriori e specifiche competenze verticali in ulteriori e differenti ambiti, frutto delle esperienze pregresse maturate dentro e fuori l’amministrazione, consentendo all’Ufficio di interagire nel modo migliore con le singole strutture specializzate presenti all’interno della Regione Puglia.
Oltre al tema delle competenze, altro elemento chiave è sicuramente la costituzione del RTD-diffuso e l’avvio del modello di rete tramite la definizione del RTD-diffuso, primo tassello di tale modello: la complessità e, soprattutto, l’eterogeneità delle competenze e dello specifico assetto organizzativo dei singoli dipartimenti e strutture regionali necessitavano, infatti, di uno strumento che consentisse una visione complessiva, organica e sistemica dell’assetto dell’ICT regionale, che potesse fare da collegamento tra la vista di “ambito” – tipica di ogni singolo dipartimento e/o struttura – e la materia specialistica dell’ICT, soprattutto in vista della realizzazione della strategia regionale. Per dare corpo al progetto, quindi, i dipartimenti regionali e le strutture ad essi equiparate sono stati sollecitati ad individuare almeno una/un referente che facesse da collegamento con il RTD e il suo Ufficio per tutte le attività legate alla transizione digitale, costituendo, così, un vero e proprio gruppo di lavoro distribuito.
Tale organizzazione ha portato un duplice vantaggio: da una parte, la presenza di almeno una/un referente dell’ufficio RTD in ogni struttura di vertice dell’Amministrazione regionale; dall’altra, la creazione di un punto di contatto rapido e diretto tra RTD e struttura regionale. Con la Determinazione Dirigenziale 19 ottobre 2021, n. 117, quindi, il RTD ha costituito il RTD-diffuso, facilitando il trasferimento in ogni struttura regionale delle linee di indirizzo e l’attuazione delle strategie nello specifico ambito.
Il RTD-diffuso è stato aggiornato con altre determinazioni nel corso del 2023. Ad oggi, il RTD-diffuso di Regione Puglia conta circa cinquanta persone, con le competenze d’ambito più varie. Un primo risultato tangibile di questo progetto è stata la stesura organica del primo Piano triennale di Riorganizzazione Digitale [PRD] 2022-2024, co-costruito dall’Ufficio RTD proprio con il RTD-diffuso.
Il RTD-diffuso viene sistematicamente coinvolto in fase di attuazione della strategia regionale e in fase di aggiornamento della stessa, nella formazione regionale in ambito ICT e nei processi di cambiamento organizzativo: un esempio, tra i tanti, è relativo all’avvio del processo di sostituzione del sistema di protocollazione e gestione documentale, che ha visto la partecipazione di tutto il personale regionale nella proposta e successiva scelta del nome per il nuovo sistema.
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