Strumento 6 - Vademecum sulla nomina del RTD e sulla costituzione dell’UTD in forma associata

(Versione 1.0 del 25/06/2024)

Indice

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Anagrafica

Anagrafica

Ente: Agenzia per l'Italia Digitale 

Ufficio proponente: Servizio Coordinamento Iniziative PA Locali 

Destinatari: Comuni, Città metropolitane, Regioni e Province autonome, PA diverse dalle amministrazioni dello Stato 

Capitolo del PT 2024-2026: Capitolo 1 - Organizzazione e gestione del cambiamento 

Tematica: ll ruolo del Responsabile e dell’Ufficio per la transizione digitale

Scenario

Scenario

L'art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale prevede che ogni Amministrazione provveda a nominare un Responsabile per la transizione digitale (RTD) e ad affidare a un Ufficio dirigenziale generale "la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità". Al comma 1-septies dello stesso articolo si prevede, per le pubbliche amministrazioni diverse dalle amministrazioni dello Stato, che possano individuare l'Ufficio transizione digitale (UTD) anche in forma associata. Come chiarito dalla circolare n. 3 del 2018 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, è possibile esercitare le funzioni di RTD in forma associata e "tale opzione organizzativa, raccomandata specialmente per le PA di piccole dimensioni, può avvenire in forza di convenzioni o, per i Comuni, anche mediante l’Unione di Comuni”. La convenzione disciplinerà anche le modalità di raccordo con il vertice delle singole amministrazioni. 

 

Il Piano triennale per l’Informatica della Pubblica Amministrazione, fin dalla sua edizione 2019-2021, ha attribuito ulteriore centralità alla figura del Responsabile, individuando una serie di azioni finalizzate a innescare un processo di mutua collaborazione tra RTD, attraverso la creazione di un modello di rete che possa stimolare il confronto, valorizzare le migliori esperienze e la condivisione di conoscenze e di progettualità. In particolare, nell’edizione 2024-2026, nel capitolo 1 si afferma che “occorre istituire, ove non sia stato già fatto, l’Ufficio transizione digitale, in forma singola o associata, con conseguente nomina del Responsabile per la transizione digitale (RTD). Per le PA diverse da quelle centrali è possibile ricorrere all’istituzione di UTD associati a livello di Unione di Comuni o attraverso lo strumento della convenzione tra amministrazioni, con eventuale coinvolgimento di Province, Regioni, Province autonome e loro società in house”. 

 

Il “Vademecum sulla nomina del Responsabile per la transizione digitale e sulla costituzione dell’Ufficio transizione digitale in forma associata” fornisce indicazioni e strumenti alle amministrazioni che intendano valutare l’opzione della nomina associata di RTD e UTD.

Presentazione

Presentazione

Il documento è stato elaborato nell’ambito del Laboratorio per la nomina associata del Responsabile per la transizione digitale (RTD) previsto nel Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2022-2024, nell’ambito della Linea di azione n. 57 “Avvio di un Laboratorio sui modelli organizzativi/operativi degli Uffici transizione digitale e sulla nomina di RTD in forma associata”, legata all’obiettivo 8.1 - Migliorare i processi di trasformazione digitale della PA - Nomina e consolidamento del ruolo del Responsabile per la transizione digitale; a questa Linea di azione si collega la n. 59, dedicata alla “Diffusione dei risultati del Laboratorio sui modelli organizzativi/operativi degli Uffici transizione digitale e sulla nomina di RTD in forma associata”. 

 

Inoltre, il Vademecum è stato individuato come target del Piano triennale 2024-2026 per il raggiungimento del risultato atteso (RA1.1.2) “Individuazione e diffusione di modelli organizzativi/operativi degli Uffici transizione digitale, anche in forma associata”. 

 

Il documento è frutto del lavoro condiviso realizzato dal gruppo di lavoro del Laboratorio "Nomina RTD in forma associata", coordinato da AGID, in particolare dal Servizio “Coordinamento Iniziative per le PA Locali”, dall’Area “Iniziative Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, dall’Ufficio “Affari Legali” con il contributo del “Difensore Civico per il Digitale”, e composto da ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), dal Dipartimento Affari Regionali e Autonomia (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, UPI (Unione Province Italiane) e circa 20 amministrazioni di livello regionale e locale. Tutti i partecipanti e le Amministrazioni di riferimento hanno partecipato attivamente con condivisione di esperienze, fabbisogni e buone pratiche realizzate, anche tramite interviste dirette. Il Vademecum costituisce, quindi, il risultato di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di diverse tipologie di amministrazioni che, attraverso una varietà di punti di osservazione, hanno contribuito a fornire un quadro quanto più ampio possibile sul tema della nomina del RTD e costituzione dell’ufficio TD in forma associata e a consolidare la versione finale del testo. 

 

A seguito della diffusione del Vademecum, si prevede di sperimentare i percorsi e gli strumenti proposti attraverso iniziative pilota, in modo da validarli o affinarli a fronte di casi concreti di associazione delle amministrazioni partecipanti alle attività laboratoriali. La sperimentazione di tali percorsi rappresenta un rilevante output del Laboratorio stesso.

Quadro di sintesi - elementi chiave

Quadro di sintesi - elementi chiave

Il Vademecum ha l’obiettivo di fornire indicazioni, strumenti, esempi e modelli per favorire la nomina del Responsabile per la transizione digitale e del relativo Ufficio, nel quadro più ampio dell’associazionismo tra enti in materia di trasformazione digitale. Illustra i vantaggi, i requisiti e le modalità per costituire o aderire a un Ufficio in forma associata, o per rendere maggiormente integrate realtà collaborative già esistenti. Introduce i diversi modelli di collaborazione tra enti e il relativo contributo alla digitalizzazione dei Comuni, ed evidenzia le determinanti per una cooperazione di successo e per una gestione integrata della trasformazione digitale. 

 

Il Vademecum è costituito da differenti sezioni che analizzano:

 

  • lo scenario di riferimento in cui si colloca il documento;
  • il quadro normativo in cui si colloca la figura del RTD e la sua nomina;
  • lo stato dell’arte delle nomine degli RTD derivante da differenti fonti informative (studi, ricerche, Portale IndicePA, ecc.) con focus sui fabbisogni delle Amministrazioni, sulle esigenze dei Comuni e delle Unioni di Comuni;
  • i possibili percorsi per l’individuazione dell’UTD e della nomina del suo Responsabile in forma associata tramite associazione di PA o tramite Unioni di Comuni;
  • i dati riguardanti le Unioni di Comuni 

 

Prende in esame inoltre: 

 

  • specifici punti di attenzione segnalati dal Difensore civico per il digitale;
  • una proposta di format di convenzione tra enti per la nomina del RTD e dell’UTD in forma associata.

Risorse utili