Strumento 15 - Validatore semantico
(Versione 1.0 del 11/09/2024)
Indice
Indice
Anagrafica
Anagrafica
Ente: ISTAT
Ufficio proponente: DIRM - Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica
Destinatari: Tutte le pubbliche amministrazioni
Capitolo del PT 2024-2026: Capitolo 5 - Dati e intelligenza artificiale
Tematica: Open data e data governance
Scenario
Scenario
Nell’ambito della realizzazione dell’interoperabilità dei dati della Pubblica Amministrazione, il progetto “Catalogo Nazionale per l’interoperabilità semantica dei dati” (NDC), inquadrato tra gli investimenti PNRR come Misura M1C1-1.3.1, risponde alle raccomandazioni della Commissione Europea espresse nel European Interoperability Framework, punto di riferimento per diverse altre fonti normative UE, e anche a livello nazionale da quanto previsto nel CAD su cui si basano gli atti programmatici come il Piano triennale per l’informatica.
Scopo del catalogo realizzato attraverso il portale Schema è quello di favorire l’interoperabilità semantica dei dati nello scambio di informazioni tra pubbliche amministrazioni attraverso l’armonizzazione e la standardizzazione di codici e nomenclature ricorrenti, realizzate mediante l’identificazione e la definizione di risorse semantiche (ontologie, vocabolari controllati e schemi dati). La pubblicazione delle risorse semantiche attraverso il catalogo richiede la standardizzazione dei relativi metadati secondo il profilo nazionale di metadatazione DCAT-AP_IT.
Per agevolare i contributori nel processo di modellazione e valorizzazione dei metadati delle risorse, viene messo a disposizione il “Validatore dei metadati delle risorse semantiche”, che implementa i controlli di validità a supporto della fase di pre-harvesting, segnalando errori o warnings, consentendo quindi di validare la standardizzazione dei metadati descrittori delle risorse semantiche della PA. La corretta modellazione e valorizzazione di questi metadati, di cui è responsabile direttamente l’ente contributore, consentono di attivare il processo di harvesting sul catalogo e la relativa pubblicazione delle risorse semantiche.
Presentazione
Presentazione
Il Validatore dei metadati è destinato a tutte le PA che contribuiscono in modo autonomo con le loro risorse semantiche al portale Schema.
Come indicato nella guida al Catalogo, l’ente contributore, individuato il dominio di pertinenza e scelta la tematica delle proprie risorse da rendere fruibili, può modellare autonomamente ontologie, vocabolari controllati e/o schemi dati e richiederne la pubblicazione a catalogo, seguendo il workflow delle attività propedeutiche alla contribuzione descritte nella sopracitata guida.
Il Validatore di metadati consente la validazione attraverso il caricamento dei file in formato turtle. I controlli eseguiti dal validatore sono di carattere sintattico, differenziati sulla base della tipologia della risorsa:
- Ontologie: regole di metadatazione dell’ontologia ADMS-AP_IT
- Vocabolari controllati: metadatazione DCAT-AP_IT e una licenza aperta
- File “index.ttl” degli schemi dati: regole di metadatazione dell’ontologia ADMS-AP_IT
Nella pagina del Validatore dei metadati è possibile accedere direttamente alla guida.
La segnalazione di errori effettuata dal Validatore è dettagliata in modo da favorire l’intervento di correzione da parte degli enti contributori. La correzione degli errori è imprescindibile per consentire la procedura di harvesting in produzione, mentre i warning segnalano l’assenza o la non corretta compilazione di informazioni non indispensabili alla standardizzazione delle risorse, e al corretto funzionamento della pubblicazione, ma fortemente consigliate per rendere le risorse semantiche armonizzate e consistenti.
Quadro di sintesi - elementi chiave
Quadro di sintesi - elementi chiave
Al fine di sviluppare il Validatore, si è reso innanzitutto necessario individuare i controlli di validazione da implementare, sulla base di quelli già effettuati dal processo di harvesting al Catalogo. Successivamente, sono state condotte delle sessioni di progettazione, volte al miglioramento dell’esperienza utente. Infine, lo strumento è stato testato in un apposito ambiente di test.
Risorse utili