News • 19/11/2025

Continua l’attività di miglioramento del processo di pubblicazione dei dati aperti sul portale nazionale dati.gov.it da parte delle amministrazioni italiane, soprattutto in termini di informazioni descrittive dei dati stessi resi disponibili (i cosiddetti metadati).

 

La qualità degli open data è fondamentale per favorire trasparenza e innovazione. I metadati rappresentano il primo aspetto di “contatto” tra chi utilizza i dati e i dati stessi, in quanto, attraverso tali elementi, è possibile avere informazioni sulla disponibilità, il contenuto e il contesto, al fine di stabilire, attraverso le relative descrizioni, se il dato è di proprio interesse e quindi procedere o meno all’accesso e alla fruibilità.

 

Più i metadati sono completi e accurati, tanto più viene facilitata la loro ricerca, riducendo così i costi (soprattutto in termini di tempo) e l’incertezza sul possibile utilizzo.

 

Proprio in questi giorni, nel monitoraggio quotidiano sulla qualità dei metadati effettuato sul portale data.europa.eu, il catalogo italiano risulta essere il primo per qualità tra quelli nazionali dei vari Stati Membri, e comunque tra i grandi portali con un numero rilevante di dataset, con una classificazione complessiva “eccellente” (che si ottiene con un punteggio compreso tra 351 e 405).

 

Andando nel dettaglio, su un totale di 57.437 dataset resi disponibili nel portale europeo da parte di dati.gov.it, circa il 60% (34.416) sono indicati con una qualità “eccellente” e circa il 40% (22.966) con una qualità “buona”. Solo 55 dataset (meno dello 0,1%) sono segnalati con una qualità “sufficiente”.

 

È inoltre da evidenziare che, sulla base dei numeri indicati, oltre il 65% di tutti i dati pubblicati nel portale europeo e classificati con una qualità “eccellente” (52.286) provengono dal portale italiano.

 

La valutazione della qualità dei metadati (MQA – Metadata Quality Assessment) sul portale europeo viene effettuata sulla base di una serie di indicatori raggruppati in cinque dimensioni derivate dai cosiddetti principi FAIR: reperibilità, accessibilità, interoperabilità, riutilizzabilità, contestualità.

 

Il posizionamento dell’Italia rappresenta un risultato significativo per l’intero ecosistema digitale nazionale ed è il frutto dell’impegno quotidiano di tutti i soggetti coinvolti nel processo di apertura dei dati e di riutilizzo dell’informazione del settore pubblico, in primis pubbliche amministrazioni, ma anche aziende, professionisti e comunità tematiche di utenti. 

 

AgID coordina e guida la costruzione e l’applicazione del framework regolatorio di riferimento, supportando le PA a tutti i livelli e gli altri attori interessati, oltre a gestire i portali dei dati (dati.gov.it e geodati.gov.it), riferimenti nazionali per gli analoghi portali europei. Per approfondire, scopri i dataset disponibili su dati.gov.it.