Ruolo dell'Agenzia

L'Agenzia per l'Italia Digitale realizza gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana, in coerenza con gli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato: accompagna la trasformazione digitale del Paese e promuove l’utilizzo delle nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione e nel suo rapporto con i cittadini e le imprese. 

Documenti e normative

PDF | 1,2 MB | 02/05/2024
PDF | 4,1 MB | 08/05/2024
Legge 7 agosto 2012 , n. 134
Categorie
Normativa
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PDF | 407,5 KB | 02/05/2024
PDF | 82,4 KB | 02/05/2024

Indice

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Istituzione dell’Agenzia

Istituzione dell’Agenzia

L'Agenzia per l’Italia Digitale è stata istituita con Decreto legge 22 giugno 2012 ed è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato.

Competenze e funzioni

Competenze e funzioni

AgID collabora con le istituzioni dell’Unione europea e svolge i compiti necessari per l’adempimento degli obblighi internazionali assunti dallo Stato nelle materie di competenza.

  1. Emanazione di Linee Guida

    AgID stabilisce regole, standard e guide tecniche, e svolge attività di indirizzo, vigilanza e controllo sull’attuazione e sul rispetto delle norme del Codice dell'Amministrazione Digitale. Per esercitare le sue funzioni, adotta atti amministrativi generali in materia di: digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, sicurezza informatica, interoperabilità e cooperazione applicativa tra sistemi informatici pubblici e quelli dell’Unione Europea.

  2. Programmazione e coordinamento attività

    AgID coordina le amministrazioni per l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, mediante la redazione e la successiva verifica dell’attuazione del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e l’individuazione dei principali interventi di sviluppo e gestione dei sistemi informativi.

  3. Monitoraggio delle attività svolte

    Le Amministrazioni vengono monitorate in relazione alla loro coerenza con il Piano Triennale e ai risultati conseguiti, con particolare attenzione ai costi e benefici dei sistemi informatici.

  4. Interventi e progetti di innovazione

    AgID, anche avvalendosi di soggetti terzi, predispone, realizza e gestisce progetti di innovazione e attività di progettazione e coordinamento delle iniziative strategiche e di preminente interesse nazionale, anche a carattere intersettoriale.

  5. Promozione della cultura digitale

    AgID diffonde la cultura digitale e la ricerca e l'innovazione, anche tramite comunità digitali regionali.

  6. Rilascio di pareri tecnici

    I pareri tecnici sono obbligatori e possono essere vincolanti o non vincolanti. I pareri rilasciati da AgID vertono su schemi di contratti e accordi quadri delle Pubbliche Amministrazioni centrali e riguardano la congruità tecnico-economica dei beni e servizi relativi a sistemi informativi automatizzati.

  7. Monitoraggio sull’esecuzione dei contratti

    Definizione di criteri e modalità per il monitoraggio sull’esecuzione dei contratti da parte dell’Amministrazione interessata.

  8. Vigilanza sui servizi fiduciari

    AgID ha il compito di vigilare sui gestori di posta elettronica certificata, sui conservatori di documenti informatici accreditati, nonché sui soggetti, pubblici e privati, che partecipano a SPID. Nell’esercizio di tale funzione, può inoltre predisporre delle sanzioni amministrative.

Codice Amministrazione Digitale

Codice Amministrazione Digitale

Il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), adottato con Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e ss.mm.ii., è il testo unico che riunisce e organizza le norme riguardanti l'informatizzazione della Pubblica Amministrazione nei rapporti con i cittadini e le imprese.

Negli anni e con il susseguirsi di interventi normativi, il CAD è stato razionalizzato nei suoi contenuti. Si è proceduto a un'azione di deregolamentazione, sia semplificando il linguaggio, sia sostituendo le precedenti regole tecniche con linee guida, a cura di AgID, la cui adozione risulta più rapida e reattiva rispetto all'evoluzione tecnologica.

 

Fra le modifiche e integrazioni che si sono succedute negli anni:

È stata sottolineata con maggior forza la natura di carta di cittadinanza digitale della prima parte del CAD con disposizioni volte ad attribuire a cittadini e imprese i diritti all’identità e al domicilio digitale, alla fruizione di servizi pubblici online e mobile oriented, a partecipare effettivamente al procedimento amministrativo per via elettronica e a effettuare pagamenti online.

È stata promossa l’integrazione e l’interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle Pubbliche Amministrazioni in modo da garantire a cittadini e imprese il diritto a fruirne in maniera semplice.

È stata garantita maggiore certezza giuridica alla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici prevedendo che non solo quelli firmati digitalmente ma anche quelli firmati con firme elettroniche diverse possano, a certe condizioni, produrre gli stessi effetti giuridici e disporre della stessa efficacia probatoria senza prevedere l'intervento di un giudice caso per caso.

È stata rafforzata l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e promosso l'innalzamento del livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale. Per fare ciò è stato istituito l’Ufficio del Difensore civico per il digitale e sono state aumentate le eventuali sanzioni.

È stato promosso un processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, riconducendolo tra le finalità istituzionali di ogni Amministrazione.