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Appalti innovativi

Ultimo aggiornamento
28-02-2023

Gli appalti innovativi sono procedure di appalto previste dalla legislazione comunitaria e nazionale che rivoluzionano le modalità e l’oggetto degli acquisti della Pubblica Amministrazione (PA). Questi comprendono gli appalti pre-commerciali e gli appalti pubblici di soluzioni innovative.

Tramite gli appalti innovativi, la PA lancia una “sfida” al mercato, esprimendo il proprio fabbisogno in termini funzionali, in modo che gli operatori interessati possano proporre la soluzione più in linea con le esigenze della PA.

Una domanda pubblica qualificata e sfidante favorisce la crescita di capacità della ricerca pubblica e industriale, promuove lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, mantiene alta la competitività sul mercato internazionale, apre spazi all’occupazione di qualità.

Un più diffuso ricorso agli appalti innovativi consente, tra l’altro, di:

  • favorire l’introduzione nella PA di soluzioni innovative e delle tecnologie emergenti, per migliorare i servizi a cittadini ed imprese;
  • stimolare l’innovazione di mercato tramite la spesa pubblica;
  • incrementare la presenza sul territorio nazionale di significative competenze industriali e di ricerca.

Il ruolo di AgID

AgID ha un ruolo strategico nella promozione e nello sviluppo del procurement d'innovazione:

  • ai sensi dell'art. 19 del D.L. 179/2012, promuove la definizione e lo sviluppo di grandi progetti strategici di ricerca e innovazione connessi alla realizzazione dell'Agenda digitale italiana, unitamente al Ministero per le Imprese e il Made in Italy, al Ministero dell’Università e della Ricerca e al Dipartimento per per le politiche di coesione;
  • può svolgere il ruolo di stazione di committenza ausiliaria per l’esecuzione di appalti di innovazione, a favore delle Regioni e delle altre pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta;
  • gestisce il centro di competenza territoriale sugli appalti di innovazione a supporto delle pubbliche amministrazioni italiane.

Lo scenario nazionale

La promozione dell’utilizzo degli appalti innovativi è tra gli obiettivi prioritari dell’Agenda Digitale Italiana, dell’accordo di partenariato 2014-20 (la cui dotazione è stata integrata nel 2021 da risorse straordinarie stanziate dall'Unione Europea), della Strategia per la crescita digitale italiana 2014- 20, della recente 2025 - Strategia per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese e rientra tra le linee d’azione del Piano triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2022/2024, che prosegue e integra le linee di azione del Piano 2020-22, del Piano 2019-21 e del Piano 2017-19.

Il Piano triennale 2022-2024 dedica il Capitolo 7 (“Le leve per l’innovazione”) alle leve strategiche su cui investire per accelerare il processo di trasformazione digitale delle PP.AA. Tra queste rientra, a pieno titolo, il procurement per l’innovazione della PA declinato in:

  • la digitalizzazione delle procedure di appalto: e-procurement;
  • le consultazioni di mercato preliminari agli appalti di innovazione;
  • l’acquisto, lo sviluppo e la sperimentazione dell’innovazione;
  • il supporto alle PP.AA. per gli appalti di innovazione.

L'Agenda Digitale Italiana prevede l’utilizzo degli acquisti pubblici innovativi e degli appalti pre-commerciali al fine di stimolare la domanda di beni e servizi innovativi. Tra l’altro, l’Italia è uno dei Paesi leader in Europa nell’implementazione del Pre-Commercial Procurement.

Diverse sono, poi, le misure a disposizione per la promozione del procurement di innovazione definite dall'Accordo di Partenariato 2014-2020 con la Commissione Europea, con il quale il nostro Paese si è impegnato a realizzare azioni specifiche per promuovere il procurement di innovazione. L’accordo prevede, tra l’altro, l’utilizzo dei fondi strutturali anche per finanziare appalti di tipo pre-commerciale, attraverso le seguenti azioni:

  • Azione 1.3.1 «Rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Precommercial Public Procurement e di Procurement dell’innovazione», relativa al Risultato atteso RA 1.3 «Promozione di nuovi mercati per l’innovazione», riferito all’OT 1 «rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione» (fondo FESR)
  • Azione 11.3.4 «Azioni di rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA, attraverso lo sviluppo di competenze mirate all’impiego del “Pre-commercial public procurement”», relativa al risultato atteso RA 11.3 «Miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione», riferito all’OT 11 «rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente» (fondo FSE)

Diverse Regioni italiane prevedono esplicitamente, nei propri Piani operativi 2014-2020, un investimento per il Pre-commercial Public Procurement e il Procurement di innovazione. I settori di applicazione sono stati individuati da ciascuna Regione in coerenza con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente (S3).

Lo scenario europeo

Da tempo l’Unione Europea sta dando un forte impulso all’impiego degli appalti innovativi; ad esempio, con la Comunicazione COM (2010) 546, “Iniziativa faro Europa 2020”, la Commissione Europea ha posto le basi della “Unione dell’innovazione”, una delle sette iniziative faro nella strategia Europa 2020 e che va ad integrare, tra l'altro, l’Agenda digitale europea.

Per arrivare all’Unione dell’innovazione, gli Stati membri si sono impegnati ad investire il 3% del PIL dell’Unione in R&S, entro il 2020.

Nel 2014, con la direttiva sugli appalti pubblici 24/2014, al Considerando 47, la Commissione ha chiesto, inoltre, di utilizzare gli appalti pubblici strategicamente nel miglior modo possibile per stimolare l’innovazione “(...) Le autorità pubbliche dovrebbero utilizzare gli appalti pubblici strategicamente nel miglior modo possibile per stimolare l’innovazione. L’acquisto di prodotti, lavori e servizi innovativi svolge un ruolo fondamentale per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici e nello stesso tempo affrontare le principali sfide a valenza sociale. (...)”.

Con le COM (2017) 572, "Appalti pubblici efficaci in Europa e per l'Europa" e COM 4320 (2021) "Orientamenti in materia di appalti per l'innovazione ", la Commissione focalizza l'attenzione sull'attuazione pratica e intelligente delle nuove norme per gli appalti di innovazione.

Tra gli impegni presi dagli Stati membri e dalle Regioni, sul tema degli appalti innovativi, c’è l’accantonamento di fondi dedicati agli appalti pre-commerciali (PCP) e agli appalti pubblici di servizi e prodotti innovativi (PPI).

Nel nostro Paese, questo impegno trova piena attuazione nei Programmi Operativi Regionali (POR) e nei Programmi operativi nazionali (PON) Scuola, Ricerca e Innovazione, Governance che prevedono specifiche linee d’azione per il Pre-commercial Public Procurement e il Procurement di innovazione. I settori di applicazione sono stati individuati in coerenza con i documenti di strategia di specializzazione intelligente (S3) che indica gli appalti innovativi come strumenti per la sua realizzazione.

Approfondimenti:

Per ulteriori informazioni contatta il Servizio procurement innovativo (ex Servizio strategia di procurement e innovazione di mercato)

Consulta la Piattaforma per il procurement pubblico d’innovazione

Leggi il Post Medium "Fabrizio e gli occhiali di Celeste: come gli appalti innovativi potrebbero cambiare la Pubblica Amministrazione"

Consulta le slide "I compiti istituzionali di AgID in materia di grandi progetti di ricerca e innovazione e appalti pre-commerciali"