Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:11 al commento di Nico del 13 Luglio, 2015 - 14:24
Accettato.
Le Specifiche tecniche, oltre ad essere rivolte alle persone con disabilità, sono indirizzate a tutti coloro che, nell’ambiente di lavoro, hanno responsabilità decisionali in merito all’organizzazione del lavoro e all’inserimento lavorativo del dipendente con disabilità, in particolare: ai responsabili degli Enti, ai responsabili del personale, ai responsabili delle unità organizzative. Sono destinate inoltre a coloro che si occupano di prevenzione e valutazione dei rischi per la salute, la sicurezza sul lavoro (per la parte riguardante l’hardware, il software e le tecnologie assistive), ai responsabili dei processi di acquisto di beni e servizi informatici, al medico competente, alle strutture preposte e a tutte le altre figure di responsabilità previste dal decreto legislativo n. 81/2008).
Le Specifiche tecniche costituiscono un utile riferimento anche per gli operatori, i professionisti, le federazioni e le associazioni di settore.
Nella frase finale dell'introduzione tener conto possibilmente, circa "la soluzione adottata in termini di efficacia, efficienza, soddisfazione", anche dell'analisi dei rischi e del contesto d'uso.
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:14 al commento di Mimmo del 13 Luglio, 2015 - 14:30
Accettato.
Nell’ambiente reale, cioè da un punto di vista dell’effettiva qualità in uso, l’usabilità è basilare affinché l’utente possa raggiungere, sempre secondo l’ISO/IEC 25010, i suoi specifici obiettivi con efficacia, efficienza, soddisfazione, mitigazione dei rischi (ambientali, economici e della salute), copertura del contesto (allargata ad esempio all’analisi dei bisogni in contesti d’uso non espliciti).
Dare risalto al concetto intorduttivo: "Le specifiche tecniche saranno aggiornate in concomitanza con l'evoluzione degli strumenti disponibili sul mercato."
Inviato da Irene Laudanna il 15 Luglio, 2015 - 11:03
E' giustissimo che la selezione e la scelta dei prodotti dipenda dal percorso di valutazione personalizzato sul singolo utente, ma forse bisognerebbe spendere qualche parola su chi effettua questa valutazione. Sono le ASL? E' il medico competente in azienda? Sono altre strutture territoriali? E questi soggetti (che suggerirei di elencare, anche a titolo di esempio), sono a propria volta in grado di selezionare i prodotti adatti? Hanno bisogno di un aggiornamento specifico?
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:17 al commento di Irene Laudanna del 15 Luglio, 2015 - 11:03
Accettato il principio. Il risultato della valutazione può dipendere da una azione collettiva che vede coinvolti più soggetti. In questa fase non sono assegnati ruoli.
Sono destinate inoltre a coloro che si occupano di prevenzione e valutazione dei rischi per la salute, la sicurezza sul lavoro (per la parte riguardante l’hardware, il software e le tecnologie assistive), ai responsabili dei processi di acquisto di beni e servizi informatici, al medico competente, alle strutture preposte e a tutte le altre figure di responsabilità previste dal decreto legislativo n. 81/2008).
(Pagina 9 delle Specifiche)
In merito si fa anche presente che i vari prodotti assistivi, esistenti sul mercato, non risultano tutti equivalenti per gli utenti, a parità di funzione e di costo. L’uso di ciascuno di essi andrà quindi concordato tra il datore di lavoro e il dipendente, dando precedenza, nei limiti del possibile, alle preferenze di quest’ultimo, comprovate da specifiche conoscenze pregresse dello strumento e della sua usabilità. Inoltre, a fronte di casi di dipendenti con stessa disabilità, occorrerà tener conto delle singole particolarità.
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:20 al commento di Giovanni del 22 Luglio, 2015 - 14:26
Accettato.
Le Specifiche tecniche, oltre ad essere rivolte alle persone con disabilità, sono indirizzate a tutti coloro che, nell’ambiente di lavoro, hanno responsabilità decisionali in merito all’organizzazione del lavoro e all’inserimento lavorativo del dipendente con disabilità, in particolare: ai responsabili degli Enti, ai responsabili del personale, ai responsabili delle unità organizzative.
(Pagina 9 delle Specifiche)
Per facilitare una rapida consultazione si riporta un esempio di sintesi dei prodotti assistivi raggruppati sulla base della disabilità dell’utente, che andranno utilizzati nell’ambiente reale di lavoro, a volte anche in modo combinato tra loro.
Commenti
Inviato da Nico il 13 Luglio, 2015 - 14:24
Evidenziare nella introduzione il concetto che tra i beneficiari del documento ci sono gli operatori di strutture sociali e le persone con disabilità.
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:11 al commento di Nico del 13 Luglio, 2015 - 14:24
Accettato.
Le Specifiche tecniche, oltre ad essere rivolte alle persone con disabilità, sono indirizzate a tutti coloro che, nell’ambiente di lavoro, hanno responsabilità decisionali in merito all’organizzazione del lavoro e all’inserimento lavorativo del dipendente con disabilità, in particolare: ai responsabili degli Enti, ai responsabili del personale, ai responsabili delle unità organizzative. Sono destinate inoltre a coloro che si occupano di prevenzione e valutazione dei rischi per la salute, la sicurezza sul lavoro (per la parte riguardante l’hardware, il software e le tecnologie assistive), ai responsabili dei processi di acquisto di beni e servizi informatici, al medico competente, alle strutture preposte e a tutte le altre figure di responsabilità previste dal decreto legislativo n. 81/2008).
Le Specifiche tecniche costituiscono un utile riferimento anche per gli operatori, i professionisti, le federazioni e le associazioni di settore.
(Pagina 9 delle Specifiche)
Inviato da Mimmo il 13 Luglio, 2015 - 14:30
Nella frase finale dell'introduzione tener conto possibilmente, circa "la soluzione adottata in termini di efficacia, efficienza, soddisfazione", anche dell'analisi dei rischi e del contesto d'uso.
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:14 al commento di Mimmo del 13 Luglio, 2015 - 14:30
Accettato.
Nell’ambiente reale, cioè da un punto di vista dell’effettiva qualità in uso, l’usabilità è basilare affinché l’utente possa raggiungere, sempre secondo l’ISO/IEC 25010, i suoi specifici obiettivi con efficacia, efficienza, soddisfazione, mitigazione dei rischi (ambientali, economici e della salute), copertura del contesto (allargata ad esempio all’analisi dei bisogni in contesti d’uso non espliciti).
(Pagina 18 delle Specifiche)
Inviato da Nico il 15 Luglio, 2015 - 08:51
Dare risalto al concetto intorduttivo: "Le specifiche tecniche saranno aggiornate in concomitanza con l'evoluzione degli strumenti disponibili sul mercato."
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:16 al commento di Nico del 15 Luglio, 2015 - 08:51
Accettato.
In tale ottica le Specifiche tecniche saranno aggiornate in concomitanza con l’evoluzione degli strumenti disponibili sul mercato.
(Pagina 9 delle Specifiche)
Inviato da Irene Laudanna il 15 Luglio, 2015 - 11:03
E' giustissimo che la selezione e la scelta dei prodotti dipenda dal percorso di valutazione personalizzato sul singolo utente, ma forse bisognerebbe spendere qualche parola su chi effettua questa valutazione. Sono le ASL? E' il medico competente in azienda? Sono altre strutture territoriali? E questi soggetti (che suggerirei di elencare, anche a titolo di esempio), sono a propria volta in grado di selezionare i prodotti adatti? Hanno bisogno di un aggiornamento specifico?
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:17 al commento di Irene Laudanna del 15 Luglio, 2015 - 11:03
Accettato il principio. Il risultato della valutazione può dipendere da una azione collettiva che vede coinvolti più soggetti. In questa fase non sono assegnati ruoli.
Sono destinate inoltre a coloro che si occupano di prevenzione e valutazione dei rischi per la salute, la sicurezza sul lavoro (per la parte riguardante l’hardware, il software e le tecnologie assistive), ai responsabili dei processi di acquisto di beni e servizi informatici, al medico competente, alle strutture preposte e a tutte le altre figure di responsabilità previste dal decreto legislativo n. 81/2008).
(Pagina 9 delle Specifiche)
In merito si fa anche presente che i vari prodotti assistivi, esistenti sul mercato, non risultano tutti equivalenti per gli utenti, a parità di funzione e di costo. L’uso di ciascuno di essi andrà quindi concordato tra il datore di lavoro e il dipendente, dando precedenza, nei limiti del possibile, alle preferenze di quest’ultimo, comprovate da specifiche conoscenze pregresse dello strumento e della sua usabilità. Inoltre, a fronte di casi di dipendenti con stessa disabilità, occorrerà tener conto delle singole particolarità.
(Pagina 16 e 17 delle Specifiche)
Inviato da Giovanni il 22 Luglio, 2015 - 14:26
Bene. Ottima iniziativa. Speriamo che i datori di lavoro sappiano applicare le specifiche.
Risposta di AgID del 28 Settembre, 2015 - 09:20 al commento di Giovanni del 22 Luglio, 2015 - 14:26
Accettato.
Le Specifiche tecniche, oltre ad essere rivolte alle persone con disabilità, sono indirizzate a tutti coloro che, nell’ambiente di lavoro, hanno responsabilità decisionali in merito all’organizzazione del lavoro e all’inserimento lavorativo del dipendente con disabilità, in particolare: ai responsabili degli Enti, ai responsabili del personale, ai responsabili delle unità organizzative.
(Pagina 9 delle Specifiche)
Per facilitare una rapida consultazione si riporta un esempio di sintesi dei prodotti assistivi raggruppati sulla base della disabilità dell’utente, che andranno utilizzati nell’ambiente reale di lavoro, a volte anche in modo combinato tra loro.
(Pagina 47 delle Specifiche – Allegato II)